venerdì 30 maggio 2008

Quello che possono dare gli Italiani

Ciao a Tutti.
Appoggiare in tutti i sensi i nostri "CERVELLI", produce cose come questa che vi riporto, chissà se i nostri governanti se lo ficcano nella testa!!!
E speriamo di non fare i fessi è perderci anche quest'altra occasione.
Ciao e alla prossima!

Fonte www.corriere.it

Macchina acchiappaonde
per fare elettricità

Progettata da un ricercatore dell'Università di Pisa. A settembre sarà sperimentato il modello finale

"La forma, ancora top secret nei dettagli, è quella di una mongolfiera. Subacquea, da immergere a cento metri di profondità per catturare l’energia delle onde. È una macchina, unica al mondo nel suo genere, progettata da un «cervello italiano», Michele Grassi, ricercatore al dipartimento di matematica dell’Università di Pisa. A che cosa serve? A trasformare in elettricità l’energia delle onde.

PROTOTIPO - Grassi, 38 anni, studi alla Normale e dottorato alla Ucla di Los Angeles, ha costruito un prototipo che ha dato ottimi risultati al largo di Marina di Pisa. A settembre sarà sperimentato il modello finale, con tanto di validazione, e poi si passera al business, ovvero la vendita. Che potrebbe avere anche risultati eccellenti. Le prime prove marine sono state ottime. La «macchina delle onde» riesce a produrre energia a costi tre volti inferiori al fotovoltaico e simili a quelli dell’eolico. Con un vantaggio strategico: «Queste macchine non hanno impatto visivo come le pale eoliche», spiega Grassi, «perché stanno sotto il mare e sono ecologiche». Se ne possono costruire di più dimensioni e potenza. Grandi e costose (milioni di euro) ma capaci di erogare un megawatt di potenza e piccole ed economiche (100 mila euro) da 100 chilowattori capaci di soddisfare il fabbisogno energetico di una trentina di appartamenti.

MEGLIO IN OCEANO - «La macchina è diversa da tutti gli altri progetti per ricavare energia dal moto ondoso», continua Grassi. «Potrà essere utilizzata in un mare calmo come il Mediterraneo, anche se la sua efficienza nell’oceano potrebbe essere cinque volte superiore». La tecnologia? «Semplice, si tratta di basilari principi di ingegneria meccanica», risponde Grassi, «e dietro il prodotto non c’è neppure una grande industrializzazione». La macchina delle onde ha già iniziato a stuzzicare gli appetiti internazionali. Una società francese ha contattato il ricercatore pisano e il governo del Galles si è detto disponibile a finanziare per il 50% le spese di realizzazione e a contattare eventuali sponsor. «Una proposta molto lusinghiera, che mi ha sorpreso e onorato», conferma Grassi. Che poi aggiunge: «Ho preso un po’ di tempo prima di rispondere, nonostante la proposta sia straordinaria. Mi piacerebbe che il sostegno arrivasse dal mio Paese. Vedremo»."


Come al solito...dite la vostra....se vi va!!!!

5 commenti:

Rod ha detto...

La fuga di cervelli è la risultanza di tante altre componenti oltre alla mancanza di investimenti sulla ricerca. Ne cito due, una mentalità e un sistema ancora poco incline a puntare sui giovani e, soprattuto, la raccomandazione. Sulla prima incide molto anche l'idea che si ha dei giovani grazie alle prodigiose performances di qualche scienziato che ogni giorno finisce sulle prime pagine dei giornali per essersi bruciato il cervello con una pasticca o per aver investito qualcuno guidando a folle velocità dopo essere stato all'october fest. Sulla seconda... beh... chi è senza peccato scagli la prima pietra.

Datacom ha detto...

te l'appoggio, in più aggiungerei la cronica e forse irreversibile mancanza di finanziamenti alla ricerca e alle nostre università....chissà come finisce!

Lucariello ha detto...

ho paura che questo ingegnere sparirà nel nulla!

Anonimo ha detto...

Guarda Datacom che in realtà un tipo di macchina del genere l'hanno fatta anche a Napoli all'Università di Federico una collaborazione tra la facoltà di Scienze MM FF NN (di cui il corso grande corso di laurea in Informatica fa parte) e il corso di laurea in ingegneria navale, il risulttao è che è stato creato testato realizzato un prototipo ma ci sono voluti 2 qanni per avere i permessi per immergerla nello stretto di Messina, e sembra che tra un paio di mesi verrà immersa e produrrà energia, ma ho la netta sensazione che siccome oggi si parla di nucleare quando poi in Germania nel 2021 chiuderanno tutte le centrali nucleari, gli USA stranamente non ne costruiscano una nuova da 20 anni solo la Francia si ostina ad avere centrali nucleari ma si sa com'è la Francia, ho la sensazione che tutto queste persone che hanno lavorato a sto progetto scompariranno in un battito di ciglia, e faremo come Rubbia che andrà a lavorare per la Spagna visto che per creare una centrale fotovoltaica a Giugliano(stranamente voglio fare una cosa buona e salutare a Napoli) e una ad Agrigento gli promettono mari e monti da 15 anni e non gli fanno fare nulla, si sa le lobby sono + forti.

M4nnishBoy ha detto...

mmmm concordo con luca...mi puzzam mi puzza come l'automobile EOLO...ve la ricordate?